Rivista Confini

Confini

Confini

di Andrea Marion

Linee ondulate su terre e montagne
attraversate da pallottole
sparate in nome dello stesso Dio

Linee rette su deserti africani
i cammellieri non le notano
ma la memoria sì

Il confine che non vedi c’è
è dentro te
il muro che separa la tua invariabilità
dall’universo delle possibilità.
Io lo scavalcherò
o in aria lo farò saltare
oppure, amore mio, solo per me
un lasciapassare

Linee inventate
in qualche secolo dimenticato
ma che oggi sono ancora là

Linee spinate, sbarrate, murate
che la tempesta o il vento
prima o poi distruggerà

Il confine che non vedo c’è
è dentro me
il muro che separa la mia invariabilità
dall’universo delle possibilità.
Se tu lo chiederai
io lo farò crollare
oppure, amore mio, solo per te
un lasciapassare